Francesca Dono
Io con le dita smarrite.
Ho masturbato ancora la mia vulva.
Ho masturbato ancora la mia vulva.
-rigirando sotto la luce-
rigirando sotto la luce.
La mia voluttà tra le tue gambe slanciate e bianche.
Era ora_ pensai distesa sul tappeto.
Il tuo pene mutevole dentro l´argano del foro.
Non respiravo.
Corsetto e maschera nera per invogliarti sadicamente dalle labbra carnivore.
-Stai ferma idiota- gridavi col cuore svagato .
L´organo emanava.
A stantuffo il lamento dell´orgasmo.
Così ti ho amato.
Ti è piaciuto?
Lui dormiva.
Il territorio fradicio .
Io con le dita smarrite.
Ho masturbato ancora la mia vulva.
Francesca Dono
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