venerdì 7 ottobre 2016

il piacere è cosí eccessivo da risultare intollerabile

Edna O'Brien

Qualche sera dopo ricevetti una sorpresa. Eily mi stava aspettando al ritorno da scuola. Si affacciò da sopra il muro, fece: – Yuhuu, – e riscese subito. Io scavalcai. Sotto il vestito non indossava niente perché era una giornata torrida. Camminammo un po’, poi ci lasciammo cadere su un covone di fieno, l’ultimo rimasto nel campo perché gli altri ventitre li avevano portati dentro il giorno prima. Era rimasto lí come uno stupido solo perché la giumenta si era imbizzarrita liberandosi dal carretto del fieno e strangolando quasi il carrettiere, un cretino con il mento perennemente sputacchiato di saliva. Lei mi disse di chiudere gli occhi, di aprire la mano e di vedere che cosa Dio aveva in serbo per me.
 
Ci sono momenti nella vita in cui il piacere è cosí eccessivo da risultare intollerabile, e allora sprofondi senza volerlo in un tunnel forsennato di agitazione e vertigine. Capita alle giostre sulle altalene a barca e sui calcinculo, capita forse alle cascate, si dice che a certi capiti quando s’innamorano, a me invece capitò quel giorno, addossata al covone di fieno col sole che brillava, un alito di vento, le nuvole come incrociatori nel cielo alla volta di un porto lontano. Avevo chiuso gli occhi quando quell’oggetto freddo mi colpí il palmo della mano, calzando alla perfezione, e le dita l’avvolsero per agevolare la presa e indovinare cos’era. Non osai dirlo per paura di sbagliarmi.
[...]
Alla fine aprii gli occhi ed eccolo lí, il mio tesoro, in una boccetta blu scuro con l’etichetta argentata e il tappino di gomma e, all’interno, la preziosa sostanza. Svitai il cappuccio, sollevai la piccola protezione di gomma e una goccia della preziosa sostanza fu affidata al polpastrello e condotta in un punto particolare dell’incavo dietro l’orecchio sinistro. Lei fece altrettanto e ci baciammo respirando l’estatico profumo. Per non mischiarlo con il profumo del fieno corremmo dove non c’era il fieno e ci baciammo di nuovo. La sorpresa e il nostro mutismo ammantarono quel momento di mistero e santità, e in un angolo recondito della mente capii che eravamo invischiate in una faccenda torbida e che non era piú tempo di scherzare.

Oggetto d'amore      ( Una donna scandalosa )
     Edna O'Brien

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