Franco Arminio
Possono essere persone care
o persone sconosciute, poco importa,
quello che conta è rubare il seme del bene
e piantarlo sulle facce della gente.
o persone sconosciute, poco importa,
quello che conta è rubare il seme del bene
e piantarlo sulle facce della gente.
Non solo dobbiamo morire
Non solo dobbiamo morire,
ma prima di noi
assistiamo alla morte degli altri,
lenta o improvvisa, sempre ingiusta,
infame, orrenda.
Chiarito che contro la morte
nulla possiamo,
non abbiamo altro da fare
che stare attenti
e donarci
un attimo di bene, uno alla volta,
uno per noi e uno per gli altri.
Possono essere persone care
o persone sconosciute, poco importa,
quello che conta è rubare il seme del bene
e piantarlo sulle facce della gente.
Franco Arminio
ma prima di noi
assistiamo alla morte degli altri,
lenta o improvvisa, sempre ingiusta,
infame, orrenda.
Chiarito che contro la morte
nulla possiamo,
non abbiamo altro da fare
che stare attenti
e donarci
un attimo di bene, uno alla volta,
uno per noi e uno per gli altri.
Possono essere persone care
o persone sconosciute, poco importa,
quello che conta è rubare il seme del bene
e piantarlo sulle facce della gente.
Franco Arminio
LA PAGINA di Franco Arminio così stilisticamente piana, chiara, di quella claritas latina, lontana quindi da qualsiasi stilema ridondante, ha nella sua scorrevolezza le stimmate del seme del piangere, quindi della vera poesia. Di quel pianto interno però, che deriva da un sentire ben preciso, individuato: la precarietà dell’esistere.
il manifesto - l'ardore di una lingua metafisica
il manifesto - l'ardore di una lingua metafisica
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È il mio poeta vivente preferito. Grande cuore, penna chirurgica ❤️
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