sabato 28 ottobre 2017

Il momento dell'incontro







Ma lui è già lí, è arrivato per primo; si intravede un fanale della Mercury sotto l’ombra fitta dei cedri. È come trovare dell’acqua quando si sta morendo di caldo e si è tutti graffiati e punzecchiati dai rovi d’estate dopo aver raccolto frutti di bosco: meravigliosa e dolcissima, fresca e squisita, pronta a eliminare con le sue inattese profondità tutti i dolori. Brenda parcheggia il furgone, si smuove un poco i capelli e salta giú, controlla che la portiera sia chiusa perché lui altrimenti la rispedisce indietro, proprio come farebbe Cornelius: Sicura di aver chiuso bene?
 
Attraversa il breve tratto assolato sul terreno coperto di foglie, consapevole di sé che cammina con i pantaloni bianchi attillati, la maglia turchese, la cintura bianca bassa sui fianchi, i tacchi alti, la borsa a tracolla. Una donna ben fatta, dalla pelle chiara e lentigginosa e gli occhi azzurri, truccati di ombretto e matita dello stesso colore, occhi che tiene gradevolmente socchiusi per difenderli dalla luce. I capelli biondo-rossicci, ritoccati giusto ieri dal parrucchiere, splendono al sole come una corolla.
 
Si è messa i tacchi esclusivamente per questi pochi passi, per il momento in cui avrebbe attraversato la strada sotto lo sguardo di lui, per quel breve movimento del bacino e quei centimetri di gambe in piú che le regalano.

Alice Munro - "Five Points",



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