domenica 30 agosto 2015

il linguaggio del silenzio

le parole nascono dal silenzio e muoiono nel silenzio, e tuttavia le parole non sono mai fragili come lo è il silenzio che non parla se non con il linguaggio dei volti, degli sguardi e delle lacrime, o del sorriso, ed è un linguaggio dei volti, degli sguardi e delle lacrime, o del sorriso, ed è un linguaggio che si coglie nei suoi significati profondi solo quando sia accompagnato dalla luce arcana dell'interiorità. Solo un dialogo senza fine con il silenzio, con la fragile evanescenza del silenzio, ci consente di cogliere le ferite dello spirito inesprimibili e invisibili agli occhi della ragione calcolante, e ci consente di curarle e di guarirle senza lasciare cicatrici.
......
solo nel silenzio si possono ascoltare voci segrete, voci che giungono da un altrove misterioso, voci dell'anima che sgorgano dalla più profonda interiorità, e che portano con sè nel nostro mondo, e nell'autre monde del dolore e dell'angoscia, della malattia e della follia, risonanze emozionali palpitanti di vita. Solo nel silenzio si colgono fino in fondo gli abissi di fragilità, che sono in noi, e negli altri da noi, e si impara ad accoglierli nelle loro luci e nelle loro ombre.
 


Eugenio Borgna La fragilità che è in noi
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