Aveva letto di questo neuroscienziato
americano che era riuscito a stabilire il peso della solitudine, ricavandone una
legge: se due individui soli in ugual modo si incontrano, il risultato sarà la
neutralizzazione di entrambe le solitudini. Se uno dei due possiede una
percezione di isolamento maggiore, subirà un aggravamento del suo stato
iniziale. Antoine aveva incrociato questa prima ricerca alla teoria dei luoghi
emotivi: quanto più un luogo ricalca archetipi infantili, tanto più lo stesso luogo
sarà in grado di eliminare le sovrastrutture acquisite in età adulta, abbattendo i
freni inibitori. Per fonderle al meglio aveva classificato le varie tipologie di
solitudine in base alle condizioni esistenziali (abbandoni, lutti, traslochi, povertà
e altre sciagure) e in base all’architettura delle emozioni (infanzia in case
grandi, metri quadrati del benessere, giardini della felicità e così via). Riuscì a
dimostrare che due persone sole che condividono un luogo caro a entrambe
potrebbero rivoluzionare il loro corredo psicoemotivo, sviluppando solide intese.
Marco Misssiroli --- atti osceni in luogo privato
Marco Misssiroli --- atti osceni in luogo privato