
Mosse Da coriandolo di neve a valanga, da elemosina a scrigno, da acino a mosto, da gradino a precipizio, da cellula a organismo, da candela a rogo dall’infimo succede il gigantesco, cosí pur’io che uso il verbo amare. In bocca ho una stanza di baci rinchiusi che fanno il rumore di un alveare. Poi il corpo si precipita alle labbra come alla porta della città per applaudire. Erri De Luca
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