lunedì 14 dicembre 2015

Scriveva per farsi rapporto. Per schedare i suoi errori


Ogni sera dedicava almeno un’ora a mettere per iscritto i suoi sbagli. Redigeva un bilancio inutile del suo rapporto con Licia raccontando a se stesso i cedimenti, i compromessi, le reticenze, i litigi mancati, tutte le volte in cui era stato zitto invece di parlare; lo strano, fastidioso imbarazzo che lo prendeva davanti a lei e non era mai riuscito ad ammettere con se stesso prima della sua morte (come un timore di deluderla, quel sentirsi in dovere di facilitarle la vita sempre e comunque, il non sopportare di vederla contrariata per un motivo qualsiasi, dandosi subito da fare per risolvere le cose al suo posto). Non riscriveva la loro storia, non gli interessava questo. Tanto meno avrebbe voluto che qualcuno la leggesse. Scriveva per farsi rapporto. Per schedare i suoi errori e tenere ben presente quello che non voleva.
L’attenzione che usavo nel comporre le frasi in modo che risultassero corrette, mai ambigue, rispettose.
Il timore della tua riprovazione.
La prontezza nel darti ragione.
Il lasciare le cose come stavano.
La mia incapacità di cambiarti.
Pensare ancora adesso che non avevo il diritto di farlo.
La buona educazione con cui ci trattavamo.
L’aver pensato che tu contassi piú della felicità.
La fiducia in te che non ho mai perso.
Gli anni che passavano.



Diego Da Silva Mancarsi


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