In una stessa terra Se ho scritto è per pensiero perché ero in pensiero per la vita per gli esseri felici stretti nell’ombra della sera per la sera che di colpo crollava sulle nuche. Scrivevo per la pietà del buio per ogni creatura che indietreggia con la schiena premuta a una ringhiera per l’attesa marina – senza grido – infinita. Scrivi, dico a me stessa e scrivo io per avanzare più sola nell’enigma perché gli occhi mi allarmano e mio è il silenzio dei passi, mia la luce deserta - da brughiera - sulla terra del viale. Scrivi perché nulla è difeso e la parola bosco trema più fragile del bosco, senza rami né uccelli perché solo il coraggio può scavare in alto la pazienza fino a togliere peso al peso nero del prato. Antonella Anedda
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mercoledì 30 dicembre 2015
Scrivi perché nulla è difeso e la parola bosco trema più fragile del bosco
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In una stessa terra
Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell’ombra della sera
per la sera che di colpo crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta a una ringhiera
per l’attesa marina – senza grido – infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare più sola nell’enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi, mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso e la parola bosco
trema più fragile del bosco, senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.
Antonella Anedda
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