venerdì 11 marzo 2016

quel rapido corrompersi di ogni cosa

Però non era felice, non lo era stata mai. E di dove veniva quell’inadeguatezza della vita, quel rapido corrompersi di ogni cosa a cui lei si appoggiava? Ma se c’era chissà dove un essere forte e bello, un temperamento ricco, pieno di slancio e insieme di raffinatezza, un cuore di poeta in sembianze d’angelo, lira dalle corde di bronzo capace di alzare al cielo epitalami elegiaci, perché mai lei non doveva trovarlo? Che sogno vano! Niente, del resto, valeva lo sforzo di una ricerca: tutto era menzogna. Ogni sorriso nascondeva uno sbadiglio annoiato, ogni gioia una maledizione, ogni piacere il disgusto, e i baci più appassionati non lasciavano sulle labbra se non l’impossibile desiderio di una voluttà più grande.

Gustave Flaubert Madame Bovary

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