Brenda Porster
un piccolo dono
Brenda Porster
per gf. Sta invecchiando e nel catalogo dei suoi lamenti c’è il dolore persistente a un ginocchio artritico: non può dormire la notte se non prende una pillola e poi assume l’unica posizione possibile. Quando penso che non molto tempo fa facevamo insieme lunghe camminate e parlavamo, parlavamo, e lui declamava le sue incessanti assurde filastrocche, verso dopo verso, La caccia al serpesce, o altre cose sceme di cui sono fatti i sogni finché non gemevo basta e avrei voluto, solo per un poco, far tacere quella bocca bizzarra in quel momento e luogo, con un bacio. E come vorrei adesso che la mia bocca con un bacio mandasse via il male, vorrei essere una strega, o una mamma, o qualche altra specie di donna magica con lingua e labbra taumaturgiche per leccare e succhiar via le pene degli anni che passano, veleno di serpente da sputar fuori, per farlo ancora nuovo. Labbra di maga avrebbero senz’altro possanza contro quest’oltraggio, quest’umiliazione, questo invecchiare, le mie posson solo portare un dono di estasi effimera, leccandolo per restituirgli un corpo, ancora, ancora, in un immortale istante di delizia.
Brenda Porster
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