
La ignorai, la mia prima insubordinazione, ed entrai piano. Spinsi adagio, socchiusi gli occhi e mi sforzai di vederla nera. La penetrai a fondo, dolce e accorto, poi con furia. Frida si aggrappò al mio collo, sussurrava Stai attento ti prego, teneva gli occhi chiusi come soffrisse, mi abbuffai finché si sfilò e si offrì da dietro. La presi, durò un attimo, lo splendore del suo sedere mi tramortì.
Marco Missiroli
Atti osceni in luogo privato
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