Antonio Spagnuolo
Inghiottiti dal sogno scopriremo l’abisso
che ritorna alle cosce , all’orecchio , alle unghie,
all’insaputa meraviglia della carne.
Tu hai fornace che assorbe al primo colpo
che ritorna alle cosce , all’orecchio , alle unghie,
all’insaputa meraviglia della carne.
Tu hai fornace che assorbe al primo colpo
Sogni
Inghiottiti dal sogno scopriremo l’abisso
che ritorna alle cosce , all’orecchio , alle unghie,
all’insaputa meraviglia della carne.
Tu hai fornace che assorbe al primo colpo
per impazzire anche quando sono ancora
distillato nel diafano narrare delle sillabe.
Di te mi parla il fantasma
che capovolge anche il tempo
e grida al clavicembalo antichi torpori
nell’anonima nebbia di un fragile pretesto.
Inventammo la luna nelle stagioni stranite,
guadagnammo gli specchi
per riflettere il nudo del tuo corpo
e imprigionare i capelli tra i pensieri in fuga.
Filigrana e tremore hanno la sospensione
di mani sempre in cerca dell’umore,
che sconfigge il riverbero dell’impazienza
nell’avida attesa del tuo grembo.
Antonio Spagnuolo
che ritorna alle cosce , all’orecchio , alle unghie,
all’insaputa meraviglia della carne.
Tu hai fornace che assorbe al primo colpo
per impazzire anche quando sono ancora
distillato nel diafano narrare delle sillabe.
Di te mi parla il fantasma
che capovolge anche il tempo
e grida al clavicembalo antichi torpori
nell’anonima nebbia di un fragile pretesto.
Inventammo la luna nelle stagioni stranite,
guadagnammo gli specchi
per riflettere il nudo del tuo corpo
e imprigionare i capelli tra i pensieri in fuga.
Filigrana e tremore hanno la sospensione
di mani sempre in cerca dell’umore,
che sconfigge il riverbero dell’impazienza
nell’avida attesa del tuo grembo.
Antonio Spagnuolo
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