lunedì 24 dicembre 2018

col senno di poi








Col senno di poi, ci si rende conto che la vita è davvero strana.
 
Piena di coincidenze strampalate, quasi incredibili, di sviluppi tortuosi e inimmaginabili. Nel momento in cui le cose accadono, però, anche a osservare la situazione attentamente in ogni aspetto, nella maggior parte dei casi non ci si accorge che sta accadendo qualcosa di anomalo. Quello che vediamo, nella quotidianità ininterrotta, sono eventi del tutto ordinari che si svolgono in modo del tutto normale. È possibile che questi eventi non abbiano alcuna logica. Ma per capire se qualcosa sia logico o no, occorre guardarlo a distanza di tempo.
 
In ogni caso, in linea generale, a prescindere dalla coerenza dei fatti, a rivelare un qualche significato per lo piú è il risultato finale. Il risultato è una realtà, visibile a tutti, ed esercita un’influenza. Le cause che hanno portato a quel risultato invece non sono facili da determinare. Ancora meno facile è metterci il dito sopra e mostrarle ? guardate qui! Ovviamente delle cause ci sono sempre. Senza cause non c’è risultato. Come non si possono fare frittate senza rompere le uova. È la stessa cosa che succede in un effetto domino: una pedina (causa) fa cadere la pedina vicina (causa), la quale a sua volta fa cadere quella vicina (causa). E man mano che questa concatenazione prosegue, alla fine non si capisce piú quale sia stata la causa originaria. O non le si dà piú alcuna importanza. Se addirittura non si preferisce ignorarla. «In conclusione, tante pedine sono cadute una dopo l’altra», si dirà, e il discorso finisce lí.
 
Anche il racconto che sto per farvi, forse, avrà uno sviluppo simile.


 
L'assasinio del commendatore




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