Javier Marias
“L’unico modo in cui si può raccontare qualcosa di vero è sotto l’elegante e discreto travestimento dell’invenzione. Anche il realismo è immaginazione”
Credo che in questo stia uno dei segreti della letteratura: quando si racconta, o si introduce in un racconto inventato, un fatto realmente accaduto, l’unico modo perché risulti accettabile e verosimile consiste nel farlo passare attraverso l’immaginazione e nel riuscire a raccontarlo come se invece non fosse mai accaduto. Forse lo stesso procedimento deve valere per le invenzioni, per ciò che è nato direttamente dall’immaginazione e non è mai successo: lo si deve immaginare come se fosse accaduto davvero, per poi tornare a immaginarlo di nuovo, solo che, questa volta, come se non fosse accaduto. Questo è il territorio della letteratura, quello in cui la provenienza del materiale non deve importare, perché va e viene incessantemente. Alla fine le diverse provenienze saranno indistinguibili, e non conterà più se una cosa è vera oppure inventata, perché il filtro dell’immaginazione pareggia tutto.
Javier Marias La stampa
Credo che in questo stia uno dei segreti della letteratura: quando si racconta, o si introduce in un racconto inventato, un fatto realmente accaduto, l’unico modo perché risulti accettabile e verosimile consiste nel farlo passare attraverso l’immaginazione e nel riuscire a raccontarlo come se invece non fosse mai accaduto. Forse lo stesso procedimento deve valere per le invenzioni, per ciò che è nato direttamente dall’immaginazione e non è mai successo: lo si deve immaginare come se fosse accaduto davvero, per poi tornare a immaginarlo di nuovo, solo che, questa volta, come se non fosse accaduto. Questo è il territorio della letteratura, quello in cui la provenienza del materiale non deve importare, perché va e viene incessantemente. Alla fine le diverse provenienze saranno indistinguibili, e non conterà più se una cosa è vera oppure inventata, perché il filtro dell’immaginazione pareggia tutto.
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