“Le gambe s’allacciano, gli sguardi si fondono, i corpi si amalgamano in un firulete e si lasciano incantare. Dando l’impressione che il tango sia un grande abbraccio magico dal quale è difficile liberarsi. Perché in esso c’è qualcosa di provocante, qualcosa di sensuale e, allo stesso tempo, di tremendamente emotivo. Il tango è un linguaggio in cui convivono tragedia, malinconia, ironia, amore, gelosia, ricordi, il barrio amato, la madre, pene e allegrie, odori di bordelli e di attaccabrighe.
Ancor oggi il tango conserva quel qualcosa di proibito che stimola il desiderio di scoprirlo sempre un po’ di più e quel qualcosa di misteroso che ci ricorda quel che siamo stati o, forse, quel che avremmo voluto essere.
Il tango trasgredisce e lì sta la sua attrattiva. In quella sensazione di libertà che accende tutti i tipi d’emozione. Il tango conquista in modo semplice perché l’ascoltarlo o vederlo ballare invogliano ad infilarsi un paio di scarpe da tango e lasciarsi condurre…” *
* (estratto dal poema “El Tango” di Jorge Luis Borges)
Jorge Luis Borges - Astor Piazzolla Tango
Ancor oggi il tango conserva quel qualcosa di proibito che stimola il desiderio di scoprirlo sempre un po’ di più e quel qualcosa di misteroso che ci ricorda quel che siamo stati o, forse, quel che avremmo voluto essere.
Il tango trasgredisce e lì sta la sua attrattiva. In quella sensazione di libertà che accende tutti i tipi d’emozione. Il tango conquista in modo semplice perché l’ascoltarlo o vederlo ballare invogliano ad infilarsi un paio di scarpe da tango e lasciarsi condurre…” *
* (estratto dal poema “El Tango” di Jorge Luis Borges)
Jorge Luis Borges - Astor Piazzolla Tango
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