
Javier Lostalé

Scrivo perché stanno con me quelli che mai staranno, perché scendo al mare dal tavolo dove appoggio il foglio e giaccio quieto nella memoria di un corpo, e prolungo le voci fino a perdere la nozione del tempo (giorni e anni, stretti in un istante che mi lascia indifeso).
Scrivo perché scoprendo il seno di una parola incontro l’illuminazione ultima del bacio, perché pronuncio a me stesso la mia unica verità: quella che poi smentisco con la mia vita.
Scrivo perché c’è un pianto intimo che mi purifica quando comincio a tracciare segni sulla carta, perché possiedo le cose nel loro respiro umano e posso tornare dove fui esiliato.
Scrivo per essere giovane e alimentare una speranza radicale, per avere quello che non ho e ascoltare quello che mai mi dissero. Scrivo perché mai vi fu illusione più bella.
Confessione
Javier Lostalé
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