Ann Cotton
Ho rinunciato a giocare
con i tuoi occhi.
L'inverno diventa più freddo
se ancora si sa che cosa è caldo.
È tutto freddo e fragile.
È tutto freddo e fragile. Tutto è di gran lunga capito. L'aria è fatta di spigoli, l'inverno dei suoi margini. Noi stiamo nelle vesti, noi stiamo di fronte. Io gioco coi fiammiferi, coi sottobicchieri di birra e le carte. Ho rinunciato a giocare con i tuoi occhi. L'inverno diventa più freddo se ancora si sa che cosa è caldo. Se non c'è paragone si va a finire solo nel sopportabile. Così procedo nelle cose quotidiane e mai completamente riuscite. Desideravo cantare forte e felice. Tutto termina in torbidi e miseri lambiccamenti circa l'inadeguatezza, l'eterno fallire con il mattino, i giorni, e da ultimo con le poesie che pensavo di sedurre. Ma era intenzione prematura. Poi corico il capo sulle viti, invano graffierò l'inverno finché tutti i pozzi cadranno a pezzi. Ho rinunciato a infinocchiare i begli efebi con arte ingegneristica: d'ora in poi gelerò e ci crederò.
Ann Cotton
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