giovedì 30 giugno 2016

Malinconia leggera

che ho paura di cantare e di volare
e che volare è facile
ci vuol più fantasia per camminare.

C.'playlist

Malinconia leggera - Roberto Vecchioni

Malinconia leggera, com’è bella
questa notte nei tuoi occhi,
che bello questo rivedermi uguale
in mille differenti specchi;
malinconia, puttana che mi fotti
con il tempo e la distanza,
e butti là che le persone amate
non le ho amate mai abbastanza:
ho come l’impressione che ho vissuto
qualche cosa d’importante,
ma senza te mi sembra che in passato
non mi sia successo niente.
Sto tra un addio che viene e un altro addio che va
con compiaciuta viltà.

Malinconia, ragazza nella nebbia
di stazioni di frontiera,
donna di mare in piedi sulla spiaggia
ad aspettare la mia vela!
Io non so dirti quando tornerò
perché ho giornate molto belle,
e i segni della notte
mi confondono la luce delle stelle
e tra un addio che viene
e un addio va
vivo diviso a metà,
e tra un addio che viene
e un altro addio va
passa di qui la realtà.

Averlo qui, non perderlo, sentirlo
tutto quello che ho vissuto,
riviverlo continuamente come
se non fosse mai finito:
ma chi lo dice ai figli
che ho paura di cantare e di volare
e che volare è facile
ci vuol più fantasia per camminare.
E tra un addio che viene
e un altro addio che va
ridersi senza pietà
e tra un addio che viene
e un altro addio che va
frignare con dignità.



Malinconia leggera - Roberto Vecchioni
 

 
                    - #playgiugno


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