che ho paura di cantare e di volare
e che volare è facile
ci vuol più fantasia per camminare.
e che volare è facile
ci vuol più fantasia per camminare.
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Malinconia leggera - Roberto Vecchioni
Malinconia leggera, com’è bella questa notte nei tuoi occhi, che bello questo rivedermi uguale in mille differenti specchi; malinconia, puttana che mi fotti con il tempo e la distanza, e butti là che le persone amate non le ho amate mai abbastanza: ho come l’impressione che ho vissuto qualche cosa d’importante, ma senza te mi sembra che in passato non mi sia successo niente. Sto tra un addio che viene e un altro addio che va con compiaciuta viltà. Malinconia, ragazza nella nebbia di stazioni di frontiera, donna di mare in piedi sulla spiaggia ad aspettare la mia vela! Io non so dirti quando tornerò perché ho giornate molto belle, e i segni della notte mi confondono la luce delle stelle e tra un addio che viene e un addio va vivo diviso a metà, e tra un addio che viene e un altro addio va passa di qui la realtà. Averlo qui, non perderlo, sentirlo tutto quello che ho vissuto, riviverlo continuamente come se non fosse mai finito: ma chi lo dice ai figli che ho paura di cantare e di volare e che volare è facile ci vuol più fantasia per camminare. E tra un addio che viene e un altro addio che va ridersi senza pietà e tra un addio che viene e un altro addio che va frignare con dignità.
Malinconia leggera - Roberto Vecchioni
- #playgiugno
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