Roberto Bolaño
La notte non riuscivo a dormire. Avevo gli incubi. Prima di mettermi a letto mi assicuravo che le porte e le finestre della mia camera fossero ermeticamente chiuse. Mi si seccava la bocca e l'unica soluzione era bere acqua. Mi alzavo continuamente e andavo in bagno a riempirmi il bicchiere d'acqua. E già che ero in piedi ne approfittavo per controllare ancora una volta se avevo chiuso bene la porta e le finestre. A volte mi dimenticavo delle mie ansie e rimanevo alla finestra a osservare il deserto nella notte. Poi tornavo a letto e chiudevo gli occhi, ma avendo bevuto tanta acqua dopo un po' dovevo alzarmi di nuovo, questa volta per orinare. E già che mi ero alzato tornavo a controllare le serrature della camera e poi rimanevo in silenzio ad ascoltare i rumori lontani del deserto (motori in sordina, auto che andavano verso nord o verso sud) o a guardare la notte dalla finestra. Finché veniva l'alba e allora finalmente riuscivo a dormire qualche ora di seguito, due o tre al massimo.
Puttane assassine ( Gómez Palacio )
Roberto Bolaño
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