Wallace Stevens
E la miseria della terra, la cosa in petto, La donna nemica, il luogo insensato, Diventano una cosa sola, sicura e vera.
MONDO SENZA PECULIARITÀ
Il giorno è grande e forte – Ma suo padre, che era forte, ora giace Nella miseria della terra. Niente potrebbe essere più quieto Della luna che trascorre lenta nella notte. Ma quel che era sua madre torna e gli piange in petto. Il rosso maturo delle foglie è pregno Delle spezie della rossa estate – Ma colei che amava si raffredda al tocco suo leggero. A che serve che la terra sia giustificata, In sé completa e di per sé finita, In sé abbastanza? È la terra l’umanità… Lui il figlio inumano e lei, Lei la madre fatale, che lui non conosce. Lei è il giorno, il cammino della luna Tra le spezie mozzafiato e talvolta Anche lui è umano e la differenza scompare E la miseria della terra, la cosa in petto, La donna nemica, il luogo insensato, Diventano una cosa sola, sicura e vera.Wallace Stevens
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