sabato 17 settembre 2016

Nominare il silenzio

Andrés Neuman


«probabilmente si trovava solo nei contorni, delimitava la circonferenza, sottile quanto intangibile: o si attraversa da fuori o si scorge da dentro, ma non lo si abita mai»
Andrés Neuman
Una delle grandi ossessioni della poesia è sempre stata poter nominare il silenzio, pronunciarlo. Quella specie di impossibilità a priori è molto attraente, è come cercare la musica del silenzio.
 
Piotr Czerny – questo vecchio poeta grasso che mi sono inventato e che mi piace molto – immagina che il silenzio è una circonferenza dove lui può stare dentro o fuori, senza riuscire mai a percorrere il bordo che realmente gli interessa. O parla troppo per raggiungere il silenzio, o dice troppe poche parole per produrlo con chiarezza.
 
È una sorta di impossibilità poetica romantica che coincide con l’identità di Piotr Czerny, che alla fine troverà il silenzio che cercava, anche se accidentalmente, perdendo tutta la sua opera in un incendio. Forse la prima poesia che scriverà subito dopo sarà proprio quella che ha cercato tutta la vita.


     Andrés Neuman, intervista leggi qui link esterno
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