La scrittura emmanuense
La scrittura emmanuense rivela tutte le pulsioni
della coscienza e dell’inconscio, attraverso la forma
del tracciato grafico e attraverso i molteplici segni
grafici che la sviluppano.
La scrittura a mano è umana.
La scrittura digitale è meccanica.
Scrivere a mano attiva intensamente la coscienza e soprattutto la memoria; difficilmente si dimentica quello che si ha fissato con la scrittura a mano. È difficile dimenticare quello che abbiamo scritto a mano; ma facilmente si dimentica quello che abbiamo letto sulla stampa, e quello che abbiamo scritto con il digitale. Infatti è dimostrato che perdono facilmente la memoria tutti quelli che scrivono sempre con il computer, perché la scrittura digitale mortifica le dinamiche della coscientizazione, e che sono anche quelle della fissazione dei dati nella mente.
[...]
La scrittura, essendo uno strumento di comunicazione, è anche una costruzione del proprio io-sociale, che supera l’io egocentrico, e realizza la dimensione sociale della persona, superando l’individualismo. La scrittura a mano è più riflessiva e creativa, mentre il digitale è solo esecutivo, ripetitivo, e anche inibitorio della creatività.
[...]
Scrivere con il digitale
– è mortificazione e inibizione della coscienza di
se;
– è negazione e nascondimento di se;
– è maschera di se;
– è alienazione da se;
– è fuga dalle proprie responsabilità; che si rimedia
con l’obbligo di sottoscrivere il digitale con la propria
firma manuale;
– è una forma di autismo, favorita
dall’automatismo psicomotorio.
Scrivere a mano attiva intensamente la coscienza e soprattutto la memoria; difficilmente si dimentica quello che si ha fissato con la scrittura a mano. È difficile dimenticare quello che abbiamo scritto a mano; ma facilmente si dimentica quello che abbiamo letto sulla stampa, e quello che abbiamo scritto con il digitale. Infatti è dimostrato che perdono facilmente la memoria tutti quelli che scrivono sempre con il computer, perché la scrittura digitale mortifica le dinamiche della coscientizazione, e che sono anche quelle della fissazione dei dati nella mente.
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La scrittura, essendo uno strumento di comunicazione, è anche una costruzione del proprio io-sociale, che supera l’io egocentrico, e realizza la dimensione sociale della persona, superando l’individualismo. La scrittura a mano è più riflessiva e creativa, mentre il digitale è solo esecutivo, ripetitivo, e anche inibitorio della creatività.
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Scrivere con il digitale
– è mortificazione e inibizione della coscienza di
se;
– è negazione e nascondimento di se;
– è maschera di se;
– è alienazione da se;
– è fuga dalle proprie responsabilità; che si rimedia
con l’obbligo di sottoscrivere il digitale con la propria
firma manuale;
– è una forma di autismo, favorita
dall’automatismo psicomotorio.
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