Andrés Neuman
L’immaginazione è un elemento fondamentale della realtà: è una congettura, una deformazione, una prolungazione della realtà. L’immaginazione lavora sulla realtà per poi renderla irriconoscibile. E allo stesso modo ciò che chiamiamo realtà viene continuamente arricchita o minacciata da ciò che chiamiamo immaginazione. I nostri sentimenti sono condizionati dai nostri fantasmi. Quanto c’è di reale nelle nostre fantasie? E quanto ci comportiamo nella vita reale in base a quelle che sono le nostre fantasie immaginarie?
Possiamo fare in modo che queste fantasie si realizzino oppure fuggirne. L’intera psicologia si basa su quanto i nostri comportamenti sono condizionati dai nostri timori, complessi, ambizioni. E tutte queste emozioni sono reali o immaginarie? Per fare un esempio, un momento preciso che tutti possiamo riconoscere nella nostra vita quotidiana è quando, appena svegli, giriamo intorno trascinando le sensazioni del sogno che abbiamo appena avuto. In quei pochi minuti i nostri stati d’animo, le emozioni, i comportamenti sono tremendamente influenzati da una finzione onirica. Credo che questo sia l’esempio perfetto dello stadio intermedio tra il reale e l’immaginario.
E per me, questo stadio è la patria della letteratura.
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