Cosa ho davanti, non riesco più a parlare Dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare Vuoi andare a dormire Quanti capelli che hai, non si riesce a contare Sposta la bottiglia e lasciami guardare Se di tanti capelli, ci si può fidare Conosco un posto nel mio cuore Dove tira sempre il vento Per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento Non c'è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare Perché ho scritto una canzone per ogni pentimento E debbo stare attento a non cadere nel vino O finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro Che non ti vede nessuno Ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano E cascare dentro un letto Che pena che nostalgia Non guardarti negli occhi e dirti un'altra bugia Almeno non ti avessi incontrato Io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla E con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla Se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano Ma so già cosa pensi, tu vorresti partire Come se andare lontano fosse uguale a morire E non c'è niente di strano ma non posso venire Così come una farfalla ti sei alzata per scappare Ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare Se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare E la notte cominciava a gelare la mia pelle Una notte madre che cercava di contare le sue stelle Io li sotto ero uno sputo e ho detto "Olé" sono perduto La notte sta morendo Ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo Ma per uno come me l'ho già detto Che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto Lontano si ferma un treno Ma che bella mattina, il cielo è sereno Buonanotte, anima mia Adesso spengo la luce e così sia
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sabato 22 aprile 2017
cara
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