Nichita Stanescu - Poesie
- Alcune osservazioni generali sulla velocità
- L'abbraccio
- Forse dormiamo e stiamo sognando
- Racconto sentimentale
- Ars poetica
- Canto senza risposta
- All'inizio delle sere
- A galatea - So tutto ciò che è più lontano da te
- Altra matematica
- Poema
- Chiaro di cuore
Dice Nichita, non attribuite alla poesia ciò che non ha, ciò che non è. La poesia non ha un senso preciso, è solo comprensione, la poesia vive di accoglimento e amore, è senza intenzioni, è senza progetti, è senza secondi fini, è puro mistero.
Insomma, amici, la poesia è nelle cose, nella natura, nelle foglie degli alberi del parco dedicato a Stanescu e se voi osservate la sua erma di pietra bianca che si staglia lungo il viale come a voler ancora parlare, discorrere con l’aria, il cielo, gli animali, le piante, le nuvole, i fulmini, il passato e il futuro, se voi guardate la sua testa fiera, piena di capelli che sembrano ondeggiare ancora , danzare come serpenti sottili di una Medusa anguicrinita tra le fronde e le foglie degli alberi, forse ritroverete la poesia, forse riuscirete a sentire l’ondeggiare delle sue parole vive e feconde, che continuano a mettere “ radici nella terra della nostra anima e si nutrono delle nostre stesse piogge”, come gli alberi solitari e le loro foglie che si fanno mani:
Insomma, amici, la poesia è nelle cose, nella natura, nelle foglie degli alberi del parco dedicato a Stanescu e se voi osservate la sua erma di pietra bianca che si staglia lungo il viale come a voler ancora parlare, discorrere con l’aria, il cielo, gli animali, le piante, le nuvole, i fulmini, il passato e il futuro, se voi guardate la sua testa fiera, piena di capelli che sembrano ondeggiare ancora , danzare come serpenti sottili di una Medusa anguicrinita tra le fronde e le foglie degli alberi, forse ritroverete la poesia, forse riuscirete a sentire l’ondeggiare delle sue parole vive e feconde, che continuano a mettere “ radici nella terra della nostra anima e si nutrono delle nostre stesse piogge”, come gli alberi solitari e le loro foglie che si fanno mani:
“Mi ha teso una foglia come una mano a dita
Gli ho teso una mano come una foglia a denti
Egli mi ha teso un ramo come braccio
E come un ramo io ho disteso un braccio
Su di me si é chinato con il tronco…
Udivo la sua linfa che saliva
Come sangue,
Egli udiva il mio sangue salire
Lentamente come linfa.
Ho trapassato il suo corpo
Lui ha percorso il mio
Io – sono rimasto un albero solitario
Lui – un uomo solo”.
Nichita Stanescu, il senso dell'amore
Egli mi ha teso un ramo come braccio
E come un ramo io ho disteso un braccio
Su di me si é chinato con il tronco…
Udivo la sua linfa che saliva
Come sangue,
Egli udiva il mio sangue salire
Lentamente come linfa.
Ho trapassato il suo corpo
Lui ha percorso il mio
Io – sono rimasto un albero solitario
Lui – un uomo solo”.
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