venerdì 24 luglio 2015

sarditudine, sardità,




«Non so più nemmeno se il mio sia amore oppure fastidio, rabbia di essere nato là, di essere legato, di rimanere legato per tutta la vita a una terra tanto vecchia e tanto lontana dal mondo nel quale vivo. Eppure quella è la mia piccola patria. Là sono diventato uomo, là è la mia gente, dove io ho vissuto bambino, la casa di mio padre, case e tombe. Ma ciò che conta di più è che io, anche ora, se vado là, mi sento più forte e intelligente, anzi onnisciente. Se immergo la mano nell’ acqua della Spendula, o del Rio Manno, so di che cosa è fatta quell’acqua. Se raccolgo un sasso di Giarrana, ho di quel sasso una conoscenza che arriva fino alle molecole, fino all’atomo. Là mi sono sentito al centro dell’universo come un astronauta. È per questo che sono geloso della mia terra, della mia Isola, e odio tutto ciò che può renderla volgare»

Giuseppe Dessì

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