sabato 8 agosto 2015

C’era l’avventura, mancava l’eros.


C’era l’avventura, mancava l’eros. [...]
 
Le dissi a bruciapelo della tapparella, era quello il momento in cui mi aveva colpito. Lo sforzo proteso e il sedere rivolto.
– Me n’ero accorta – mise il tappo all’evidenziatore e si legò i capelli.
– Lo faresti?
– Libero, sto lavorando.
– Solo un attimo.
– Volevo parlartene da un po’. Penso...
– Solo un attimo, Frida. Solo stasera.
Mi guardò con tenerezza, e con astio. Gli stessi sentimenti ci appartenevano.
Ripose il chewing-gum nel fazzolettino, si alzò e si voltò, le mani aggrappate alla
corda della tapparella. Rimasi seduto, le chiesi di domandarmi aiuto come aveva
fatto in quei mesi.
Si ammutolì, poi disse – Mi aiuti Libero, per favore?
Girai intorno alla scrivania e mi aggrappai dove lei teneva le mani. Feci scivolare le dita alla schiena inarcata. Le sollevai la gonna, le calai le mutandine.
La presi così, senza protezione, con lei che agguantava la corda per tenersi ferma. Mi chinai sopra e sentii l’odore di muschio bianco dietro le orecchie, avvinghiai, la premetti contro la finestra e mi trattenni l’attimo prima dell’orgasmo. L’avevo sentito: il logorio dei corpi, la stanchezza dell’incontro. E l’aveva sentito anche lei. La percezione che cambia l’eros, eravamo amanti scaduti, all’inizio della noia. Eros svuotato come le altre tacche. Il segno ultimo.
La abbracciai, Frida mi accarezzò, e mentre stringevo la sua carne stanca, mentre le afferravo i fianchi e mi preparavo a venire, io la ringraziai. Ci eravamo ribattezzati il corpo, e un pezzetto di spirito. E quella era la nostra uscita gioiosa.[...]
 
Qualcosa era davvero cambiato. Vivevo la femmina, la donna ancora sfuggiva. Mi sentivo in crisalide. La seduzione costava meno e avveniva con schiettezza. Avevo accantonato pudori e insicurezze, a favore di un modo spiccio che non mi faceva perdere tempo e che portava a un assaggio dei corpi. Le domande erano: Ti va di venire da me?, oppure Mi piaci molto, sono sincero, e sto per chiederti di uscire, accetti?

Marco Missiroli --- Atti osceni in luogo privato

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