io ti scrivevo per dirti
che lui ti cercava negli spasmi notturni
e nell'apparente calma del giorno
mi trattenevo e il tuo silenzio
ancor piu' mi stordiva
la tensione cresceva nell'attesa
e nell'attesa programmavo minuziosamente l'incontro
come un despota davi ordini prolungando
la mia agonia-
non toccarti mi ammonivi
mi lavavi e mi pulivi
e mi ordinavi di attendere
ti piaceva vedermi contorcere
poi apparivi ed eri un magnete
come un capitano iniziavi le manovre
stabilivi i movimenti e la dislocazione
dei nostri corpi
mi concedevi il tuo profumo
e inumidivi appena le mie labbra
la tua mano dava il tempo
come una danza
la tua mano accordava i tempi
piano dicevi fai piano sospiravi
mi appartiene è fatto su misura per me
dicevi
respira e lasciami fare
poi chiudevi gli occhi
lo accostavi e ti accarezzavi
sta fermo mi dicevi
finchè non ti schiudevi -
entra ora!
io entravo senza affondare come una vergine
ti sento stretta e avvolgente
oh come ti sento accogliente
e come sei brava a stringerlo!
-dimmelo che sei la mia puttana-
i movimenti del tuo ventre rallentati
agili e sincopati come farai a controllare
i tuoi muscoli dicevo
e dimmi quanti sono impazziti, quanti prima di me?
non ti fermare non ti fermare
e ti aprivi e ti schiudevi
non ti fermare ora, mi minacciavi e sentivo il mare
sentivo le onde ti sentivo tremare dentro e fuori finchè
non urlavi finchè non rantolavo
finchè arrivavi da tutte le strade.
Sandro S.