martedì 14 giugno 2016

Non ero io


lettere immaginarie
non ero io quello che poteva stare ad
aspettarti
nessuna strada ti poteva portare verso di me
non era da me che cercavi le emozioni 
condite di ironia 
non ero io quello di cui cantavi l'estasi
non era con me che parlavi 
quando parlavi 
non erano mai quelle, le parole che dicevi

ho questa capacità io, di essere invisibile 
che mi invidiano tutti

si lo so 
lo sentivo che io non c'entravo niente 
eppure fingevo di non sentire ciò che sentivo
l'unica cosa vera è la gemma che sei tu
per la tua infinita bellezza 
facevo del mio meglio visto come sono imbranato
sono un grande perdente lo sai 
preparo le mie sconfitte con cura  
devono essere dolorose e umilianti

il tempo passa come questa soluzione che mi 
distillano nelle vene 
ma io l'amo questa mia stupida vita sbilenca
e sto già prendendo la rincorsa 
per sognare l'impossibile 
e sbattere contro questo muro 
di sguardi indifferenti, frenetici e bramosi
se solo potessi scorgere un filo di luce
da quel muro

ho questa capacità io, di essere invisibile
e starmene altrove imbambolato.

Marcello C.





1 commento:

  1. Il filo di luce ce l'abbiamo dentro (tutti) devi socchiudere la porta

    RispondiElimina

commenta questo post

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home