Rainer, si fa sera e io Ti amo. Ulula un treno. I treni sono lupi, i lupi sono la Russia. Non è un treno è tutta la Russia che ulula verso di Te. Rainer, non T'arrabbiare: che Tu T'arrabbi oppure no, stanotte dormirò con Te. Chiudo lo strappo nell'oscurità stellata: la finestra (quando penso a Te e me, penso a una finestra, non al letto.) Gli occhi spalancati, perchè fuori c'è ancora più buio che dentro. Il letto è una nave, e noi partiamo per una viaggio.
lettera di Marina Cvetaeva e R.M. Rilke - 2 agosto 1926