sabato 10 settembre 2016

appariva come un sogno o un miracolo, che sono, in fin dei conti, la stessa cosa.

Roberto Bolaño

Una lentezza esasperante che tuttavia non ci toccava più.
 
E poi vidi che la luce, qualche secondo dopo il passaggio dell'auto o del camion in quel punto, girava su se stessa e rimaneva come sospesa, una luce verde che pareva respirare, per una frazione di secondo viva e riflessiva in mezzo al deserto, sciolta da ogni legame, una luce che assomigliava al mare e che si muoveva come il mare, ma che conservava tutta la fragilità della terra, un'ondulazione verde, portentosa, solitaria, che doveva essere prodotta da qualcosa su quella curva, una scritta, una tettoia solitaria, dei teli di plastica giganteschi stesi sulla terra, ma che davanti a noi, a una distanza considerevole, appariva come un sogno o un miracolo, che sono, in fin dei conti, la stessa cosa.
 
Poi la direttrice rimise in moto, fece inversione e tornammo indietro.

Puttane assassine ( Gómez Palacio )
     Roberto Bolaño

You might also like:

Nessun commento:

Posta un commento

commenta questo post

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home