Alessandro Canzian
La poesia Adori i tuoi piedi di Mehmet Yashin mi dice e mi convince assolutamente di questo.
I piedi della donna amata sono sempre un luogo mistico di bellezza e sacralità. Vi è un segreto, un mistero nei suoi piedi. Perchè sono radici dalle quali lei emerge fino ai capelli (che sono i petali del fiore che è, le foglie dell’albero della vita che rappresenta). Sono il punto di contatto con la terra (chi non ricorda il contrasto tra aspirazione alla vita religiosa e amore terreno di Petrarca). Non per nulla anche la religione, nello specifico cristiana, ha colto il significato dei piedi femminili piegandoli alla propria simbologia (la donna che schiaccia con un piede il serpente).
Anche la donna è sempre ben consapevole della potenza mistica e sensuale dei propri piedi. Una cara persona una volta mi ha detto che c’è un’arte nell’ondeggiare di una donna sui tacchi. Un’arte quasi da studiare, tanto è importante. Certo forse un’arte effimera, che passa col passare della donna, ma come Kundera bene ha espresso ne L’immortalità ci sono gesti che tornando costanti nel tempo, nei secoli, gesti di donna che sono sempre quelli eppure sempre unici. Sempre un’arte. Ad alcuni sarà poi capitato come a me, tra gli uomini, di mettere le scarpe senza infilare la parte posteriore della calzatura, e camminare mimando un poco una donna che cammina sui tacchi, e nello specifico una donna amata e persa che camminava sui tacchi. Rimpiangendo quel gesto che si mima, quei tacchi che lei aveva, quei piedi e quella donna su quei piedi.
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