

Ma il libro è un’altra cosa: il libro è un’estensione della memoria e dell’immaginazione.
Nel Cesare e Cleopatra di Shaw, parlando della biblioteca di Alessandria si dice che è la memoria dell’umanità.
Il libro è questo, ma anche qualcosa di più: l’immaginazione. Che cos’è il passato se non una serie di sogno? Che differenza può esserci fra il ricordare i sogni e il ricordare il passato? Questa è la funzione che svolge il libro»
Jorge Luis Borges
[
Immaginazione e memnoria

(1) l’uomo, ente fallibile, ha bisogno di strumenti che siano estensioni del suo corpo;
(2) il libro estende invece la memoria (il passato) e l’immaginazione (i sogni);
(3) appartenendo al libro, memoria e immaginazione sono la stessa cosa, si confondono in un unico fantasma:
tra i sogni e il passato c’è dunque identità. Entrambi, verrebbe da dire, sono atto poetico.
Borges antologista e il gioco dei sogni
(2) il libro estende invece la memoria (il passato) e l’immaginazione (i sogni);
(3) appartenendo al libro, memoria e immaginazione sono la stessa cosa, si confondono in un unico fantasma:
tra i sogni e il passato c’è dunque identità. Entrambi, verrebbe da dire, sono atto poetico.
Borges antologista e il gioco dei sogni

Nessun commento:
Posta un commento
commenta questo post