domenica 30 luglio 2017

Fiducia, tradimento, perdono


Fiducia, tradimento, perdono
Proprio come la fiducia ha in sé il seme del tradimento, il tradimento ha in sé il seme del perdono. Questa potrebbe essere la risposta all'ultima delle domande che ci eravamo posti: « Che posto occupa il tradimento nella vita psicologica? ». Ne la fiducia ne il perdono possono essere compresi fino in fondo senza il tradimento. Il tradimento è il lato oscuro di ambedue, ciò che da loro significato e li rende possibili.
 
Ma il perdono è cosi difficile che probabilmente ha bisogno di una certa partecipazione anche da parte dell'altro, cioè del traditore. Con ciò voglio dire che il torto, se non è ricordato da ambedue le parti — e ricordato come torto, — ricade tutto sul tradito. Il contesto più ampio in cui si è verificata la tragedia sembrerebbe richiedere sentimenti paralleli da ambedue gli attori: essi sono ancora in rapporto l'uno con l'altro, nel nuovo ruolo di traditore e tradito. Ma se solo il tradito percepisce l'offesa, mentre l'altro ci passa sopra con razionalizzazioni, il tradimento è ancora in atto, è addirittura accresciuto. Questo schivare ciò che è realmente accaduto è, di tutte le amarezze, la più acuta per il tradito. Il perdono diviene più difficile, il risentimento cresce perché il traditore non porta la sua colpa e l'azione non è onestamente conscia.
 
Jung ha detto che il significato dei nostri peccati è che noi li portiamo su di noi stessi, cioè non li scarichiamo su altri per farglieli portare invece nostra. Ma per portare i propri peccati, bisogna prima riconoscerli.
 
Psicologicamente portare un peccato significa semplicemente riconoscerlo e ricordarlo. Tutte le emozioni connesse con l'esperienza dei tradimento fatta da ambedue le parli — rimorso e pentimento nel traditore, risentimento e vendetta nel tradito — premono verso lo stesso punto psicologico: il ricordo. Il risentimento in particolare è una afflizione emotiva della memoria che il perdono non potrà mai reprimere completamente. Perciò non è meglio ricordare un torto, piuttosto che tentennare con ambivalenza fra l'oblio e risentimento?
 
James Hillman


noi siamo la nostra memoria.

Nessun commento:

Posta un commento

commenta questo post

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home