sabato 22 luglio 2017

l’ambiguità genera pertanto necessariamente ambivalenza.


Sul piano psicologico e interpersonale il problema posto dal comportamento ambiguo di una persona, è che esso si colloca esattamente nella dimensione intermedia tra la fiducia nell’apparenza e la certezza dell’illusione e dell’inganno; se sapere di potersi fidare o di essere ingannati da un partner consente di prendere le adeguate contromisure, di fronte alla sua ambiguità si è costretti ad oscillare tra aspettative proiettive positive o negative: l’ambiguità genera pertanto necessariamente ambivalenza.
 
L’ambiguità di una persona alla quale si è legati da un legame affettivo intenso (o, in generale, da un rapporto di dipendenza) suscita un’indeterminatezza ansiosa particolarmente intensa, talora insostenibile, dubbi e interrogazioni destabilizzanti che necessitano di essere dissolti ma non possono esserlo. Il soggetto ambiguo infatti per sua natura resta contraddittorio, sfuggente e indefinito per l’osservatore, sia nei suoi comportamenti che nelle sue comunicazioni, sia per quanto attiene le sue motivazioni.
 
Riccardo Dalla Luche e Simone Bertacca,

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