Siamo pronti all’amore quando gli altri se ne vanno.
L’amore è un sentimento che nasce sulle rovine, non dentro le case arredate. L’amore nasce quando ci tagliano le mani e noi proviamo ad accarezzare l’altro con l’arto fantasma.
Non c’è mai l’amore quando siamo reciprocamente gentili e disponibili, quando capiamo gli altri e noi stessi. L’amore, come la poesia, è dentro fessure in cui cadiamo, è una storta della nostra vita, è una rottura dei legamenti, non una cosa che ci unisce.
L’amore ci fa più soli e perduti, non ci mette in pace con niente e con nessuno, ci rende indisponibili alla saggezza, ci fa vedere che la vita è sempre piccola e ottusa quando non è squarciata dalla morte, dal desiderio inappagato. L’amore ci prende per toglierci dalle manfrine di quello che facciamo e diciamo ogni giorno. L’amore non è una faccenda che riguarda il nostro corpo o quello degli altri, ma il vuoto di cui siamo composti, è una faccenda che riguarda le stelle che luccicano nel buio delle ossa.
Franco Arminio
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