lettere immaginarie
In questa casa sbilenca
sul punto di crollare
schiacciata dal peso della mia faccia cupa, percossa dal tuo piglio militaresco
tu corda tesa, io corda stonata
che non si sa che ci facciamo qui
in questa casa venuta su non si sa come
sulla sabbia
anno dopo anno non è mai finita la legna da ardere,
e nemmeno le spine, la rabbia e il dolore
ciascuno il suo.
Dopo il venticinque è venuto il ventisei
e ora il ventisette (da non crederci !)
increduli ci prendiamo per mano
nel nostro cielo segreto,
nella nostra oasi impregnata del tuo odore che sogno a memoria
dove abbondano i tuoi frutti e le tue acque.
- Oggi è una bella giornata - ti dicevo per dirti il mio desiderio di te
Oggi è una bella giornata amore mio.
Juan Pedroso
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