Nella logica dei blog l'opinione di qualcuno che non sa nulla di letteratura giapponese o di nouvelle vague può contare quanto l'opinione di qualcuno che per tutta la vita ha studiato quegli argomenti, in uno scambio di parole necessariamente breve, soggetto all'equivoco, alla chiacchiera, alla maledizione della teatralità, costruito come una simulazione di dialogo che esclude il dialogo – e questo non è un bene.