martedì 29 settembre 2015

e tutto quello che siamo stati – detriti di stelle e di anime – sarà spazzato fuori dalla casa affinché quello che esiste ricominci.









Tutto è niente, e nell’Atrio dell’Invisibile la cui porta aperta mostra soltanto, di fronte a sé, una porta chiusa, ballano tutte le cose, serve di quel vento che le rimescola senza mani, indifferentemente piccole e grandi, che hanno formato, per noi e in noi, il sistema avvertito dell’universo. Tutto è ombra e polvere agitata, e non c’è altra voce s non il rumore di ciò che il vento innalza e trascina, né altro silenzio se non quello di ciò che il vento lascia..

Alcuni, foglie lievi e facili da sollevare perché più leggeri, si alzano dal mulinello dell’Atrio e cadono lontano dal mucchio di coloro che sono pesanti. Altri, invisibili quasi, polvere uguale, diversa solo ad osservarla da vicino, si scavano un giaciglio nel mulinello. Altri ancora, miniature di tronchi, sono trascinati intorno e muoiono qua e là. Un giorno, alla fine della conoscenza delle cose, la porta di fondo si aprirà e tutto quello che siamo stati – detriti di stelle e di anime – sarà spazzato fuori dalla casa affinché quello che esiste ricominci.
Fernando Pessoa






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