sabato 26 settembre 2015

e pure noi ci siamo trasformati





«Io credo che quasi tutte le nostre tristezze siano momenti di tensione, che noi risentiamo come paralisi, perché non udiamo piú vivere i nostri sentimenti sospesi. Perché noi siamo soli con la cosa straniera ch’è entrata in noi; perché quanto ci era confidente e abituale per un momento ci è tolto; perché noi siamo in un trapasso, dove non possiamo fermarci. Perciò anche passa la tristezza; il nuovo in noi, il sopravvenuto, è entrato nel nostro cuore, è penetrato nella sua camera piú interna e anche là non è piú, è già nel sangue. E noi non apprendiamo che fosse. Ci si potrebbe facilmente persuadere che nulla sia accaduto, e pure noi ci siamo trasformati, come si trasforma una casa, in cui sia entrato un ospite»
Rainer Maria Rilke - lettere al sig. Kappus

citato da Eugenio Borgna "Parlarsi"




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