domenica 11 settembre 2016

come chi contempla un fiume o un paesaggio extraterrestre,

Roberto Bolaño

Quando entrai in camera accesi la luce, mi tolsi la giacca, bevvi direttamente dal rubinetto. Nel parcheggio del motel c'era ancora la sua macchina. Aprii la porta e un soffio d'aria del deserto mi colse in piena faccia. La macchina era vuota. Un po' più in là, sul bordo della strada, come chi contempla un fiume o un paesaggio extraterrestre, vidi la direttrice, con le braccia leggermente sollevate, come se stesse parlando con l'aria o recitando, o come se fosse tornata bambina e stesse giocando alle belle statuine.
 
Non dormii bene.All'alba venne lei stessa a prendermi.
[...]
Ricordo solo vagamente la sua figura, ferma lì, a fissare l'autobus, o forse soltanto il suo orologio da polso.

Puttane assassine ( Gómez Palacio )
     Roberto Bolaño

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