Ricardo Piglia
Nascondersi per coltivare i propri peccati non è un male. Ida era così bella che si faceva fatica ad associare la donna a quel modo di parlare rapido e sorprendente. Indossava un vestito viola scuro, di taglio impeccabile, che disegnava le linee del suo corpo e mi faceva perdere lo sguardo giù, lungo il solco del seno. Non portava il reggiseno? Mi spostai leggermente per cercare di svelare l'enigma e lei con un gesto rapido si sistemò il foulard al collo. Era attraente, era sexy, e non si considerava bella, a differenza di quelle donne che si reputano attraenti - a volte lo sono - e questo le rovina. Per lei la bellezza era qualcosa di superfluo, e sorrideva rassegnata agli sguardi - come il mio - che provavano a spogliarla. Usava i verbi al presente, l'ironia accresceva il suo fascino. Parlaba col tono di chi virgoletta alcune parole, e talvolta disegnava uncini con due dita delle mani per far vedere che prendeva le distanze da quello che stava dicendo.
Solo per Ida Brown
Ricardo Piglia
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