Il genere di bellezza che possiede Nicola non passa mai inosservato. Ovunque vadano, queste persone si fanno notare, attirando su di sé gli sguardi di chiunque, come i più potenti dei magneti.
Però, via via che le conosci meglio, ci parli, ti confronti, provi a fare una battuta, il loro fascino evapora. Quasi sempre, alla fine, si rivelano uomini di poca sostanza, privi di mistero e di spessore, insulsi e dimenticabili, che certo continueranno a mietere facili conquiste, forti della loro superficialità.
La bellezza che ci colpisce immediatamente spesso svanisce con la stessa velocità, perché è troppo vicina ai canoni che già conosciamo. Non ha nulla capace di stupirci. Ma se a farti innamorare, invece, è un difetto? Allora sì che la passione può scatenarsi come un fiume in piena. Può persino diventare una condanna.
E poi ci sono creature come te, di una bellezza profonda come il mare aperto. Creature così meravigliose, eppure tanto restie ad ammetterlo guardandosi allo specchio. Al contrario, pronte a sminuirsi, vedersi come le caricature di se stesse, quasi un concentrato di difetti.
Da cosa dipende? Perché chi è realmente bello spesso vive nella dolorosa certezza di non piacere a nessuno, mentre altri, dotati di percentuali di fascino infinitamente inferiori, se ne vanno in giro come fossero padroni del mondo?
Ferzan Ozpetek -- Sei la mia vita