sabato 11 luglio 2015

il tuo sorriso, che conosco a memoria,

Sorriso

Ma il tuo sorriso, che conosco a memoria, che riesco a leggerti anche nel sonno, che non ti abbandona mai, nemmeno quando in fondo al cuore sai di essere triste, quel tuo meraviglioso sorriso che evoca in me il ricordo dei nostri anni spensierati, mi costringe a crederci ancora, a non arrendermi, nonostante tutto. A essere ancora certo che, anche attraverso la foresta più intricata, possono penetrare i raggi del sole. Proprio come sei stato capace di fare tu tanti anni fa, quando con quel messaggio luminoso hai squarciato il buio nel quale stavo già precipitando.
 
Un sorriso capace di ridimensionare ogni problema. Un sorriso che sembra dire: «Dai, non è successo niente!».
 
Non l’ho mai sentito lamentarsi, recriminare o piangersi addosso. Combatteva i tiri del destino prendendosene gioco, ignorandoli con il sorriso sulle labbra. È un dono che in pochi hanno. Un dono forse pericoloso, ma che ti mette al riparo da ogni rimpianto.
 
Ci si parlava guardandosi dritto negli occhi. Ci si piaceva e conquistava con un sorriso diretto, senza schermi. Non c’era bisogno di digitare una password per entrare in contatto con qualcuno, e ogni mattino ti svegliavi con un amico in più. Ferzan Ozpetek -- Sei la mia vita





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