Invece ho annullato tutti gli impegni, buttato via l’agenda. So che il cellulare, da qualche parte nella mia sacca da viaggio, sta vibrando, ma non m’importa. L’ho messo in modalità silenziosa perché non voglio essere disturbato. Non ci sono più per nessuno. Voglio esserci solo per te. Anche se adesso tu forse sei lontano mille miglia, perso nel tuo bosco delle meraviglie, a contare i passi che ti separano dalla capanna che da bambino ti sei costruito in mezzo alla macchia, sulla riva di un ruscello. E la mia non è generosità o altruismo o bontà disinteressata. Lo faccio per necessità, perché senza di te sono perduto.
Perché noi due siamo una cosa sola, lo sai. Beviamo dallo stesso bicchiere, mangiamo dallo stesso piatto. Respiriamo la stessa aria, occupiamo lo stesso spazio. Non smetto di ringraziare gli dei per averti messo sul mio cammino.
Ferzan Ozpetek -- Sei la mia vita