martedì 7 giugno 2016

Svegliandomi, un mattino,

Rabindranath Tagore


Frusciando, le foglie, ad alta
voce, me la leggeranno,

Svegliandomi, un mattino,

Svegliandomi, un mattino,
la sua lettera ho trovato.
Non so leggere, non so
cosa dica.
Ai suoi libri lascerò il saggio,
per non disturbarlo.
Saprebbe forse spiegarmi
il contenuto del messaggio?
La premerò nella mia fronte,
la stringerò al cuore, e quando
tacita e serena
diventerà la notte
 io l’aprirò sulle mia ginocchia,
in silenzio, finché sorgeranno
a una a una le stelle.

Frusciando, le foglie, ad alta
voce, me la leggeranno,
la corrente del ruscello
scorrendo la ripeterà, dal cielo
me la narreranno
le sette stelle  del Carro.

Non riesco a trovare quel che
cerco, quello che vorrei sapere
non lo posso capire, ma queste
parole non dette
hanno addolcito il mio dolore,
il mio pensiero in canto
han trasformato.


Rabindranath Tagore 

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