sabato 9 gennaio 2016

Il mio nemico


Quando ti bacio
Non e solo la tua bocca
...che bacio.
Io bacio anche le tue domande
e i tuoi desideri
[Erich Fried]

@_ironica_1

Il mio nemico - Daniele Silvestri
Il mio nemico Finché sei in tempo tira e non sbagliare mira probabilmente il bersaglio che vedi è solo l'abbaglio di chi da dietro spera che tu ci provi ancora perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa la fregatura è che è sempre un altro che paga e c'è qualcuno che indaga per estirpare la piaga però chissà come mai qualsiasi cosa accada nel palazzo lontano nessuno fa una piega serve una testa che cada e poi chissenefrega la prima testa di cazzo trovata per strada serve una testa che cada e poi chissenefrega la prima testa di cazzo trovata per strada se vuoi tirare tira ma non sbagliare mira probabilmente il bersaglio che vedi è solo l'abbaglio di chi da dietro giura che ha la coscienza pura ma sotto quella vernice ci sono squallide mura la dittatura c'è ma non si sa dove sta non si vede da qua, non si vede da qua la dittatura c'è ma non si sa dove sta non si vede da qua, non si vede da qua. Il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa Il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa. E se non hai morale e se non hai passione se nessun dubbio ti assale perché la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare non farla nel mio nome non farla nel mio nome che non hai mai domandato la mia autorizzazione Se ti difenderai non farlo nel mio nome che non hai mai domandato la mia opinione Finché sei in tempo tira e non sbagliare mira (sparagli Piero, sparagli ora) finché sei in tempo tira e non sbagliare mira (sparagli Piero, sparagli ora). Il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte Visa e quando uccide non chiede scusa Il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa Il mio nemico non ha nome non ha nemmeno religione e il potere non lo logora il potere non lo logora Il mio nemico mi somiglia è come me lui ama la famiglia e per questo piglia più di ciò che da e non sbaglierà ma se sbaglia un altro pagherà e il potere non lo logora il potere non lo logora. Il mio nemico - Daniele Silvestri



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«Questo è in assoluto il testo più politico che io abbia mai scritto. Ero tentato di cantarlo al Festival, però Sanremo esaspera qualsiasi argomento e si rischiava di parlarsi troppo addosso. È uno sfogo nato subito dopo il G8 di Genova: in realtà, il testo originale è molto più lungo e in entrambe le versioni, quella lunga e quella limata inserita nel cd, si presta a più interpretazioni, dovute anche ai tragici eventi americani, perché la strage dell'11 settembre al W.T.C. di New York è avvenuta a metà della lavorazione del pezzo. Comunque il G8 non è passato invano: molte cose ora mi sono più chiare. Musicalmente, è la canzone di questo disco che preferisco di più: la melodia con il flauto di Pan è un chiaro omaggio agli Inti Illimani.»

Nel testo viene citato un brano storico di Fabrizio De Andrè ("La guerra di Piero"): Daniele canta "Sparagli Piero, sparagli ora".

«È un ricordo ancestrale: la babysitter che mi curava da piccolo, una sessantottina comunista e incazzata, mi cantava sempre De Andrè, in particolare proprio "La guerra di Piero". Sparare è un verbo che suscita dubbi: in quella canzone il concetto di sparare è usato come una necessità estrema. A me interessa di più la mira, perché le due fazioni contrapposte avevano qualcuno che le guidava: i veri responsabili di quello che è accaduto. Fra i dimostranti e i poliziotti c'erano sicuramente persone con pensieri in comune: citando ancora De Andrè e "La guerra di Piero", avevano lo stesso, identico umore, ma la divisa di un altro colore. Quindi... se vuoi tirare, tira (e non sei costretto a farlo), ma almeno non sbagliare mira. La canzone è dedicata a entrambe le parti.» (da un'intervista a Daniele Silvestri)

Daniele Silvestri

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