domenica 31 gennaio 2016

dialoghi con Paul Celan ed Emily Dickinson



Elisa Biagini Da una crepa
Dare acqua alla pianta del sognare (dialogo con Paul Celan) La lingua vola ovunque, rotola, gettala via, gettala via, e così la riavrai*: sarà un frullare d’orecchio, un’ala che s’apre a misurare il cielo. * wirf die weg, wirf sie weg, | dann hast du sie wieder *** Appoggio la fronte sul vento, guardo nella notte delle tue parole,* la voce s’imbianca di silenzio, le ombre s’infittiscono tra i denti: io sono te, quando io io sono.** * Nacht deiner Worte ** ich bin du, wenn ich ich bin Coi denti macchiati d’inchiostro: fotografie (dialogo con Emily Dickinson) tu racconti dell’erba travolta, della piuma incastrata alla finestra, della pioggia raccolta dentro l’orecchio (e il silenzio, qui perde peso). **** vicino alla prima cervicale, dove si salda il pensare, sul colletto, hai ricamato l’alfabeto, tutto. **** unturned stone- words – hair stuck in a window. **** l’orecchio è l’ultimo volto. poi ti seguo con la candela all’ orizzonte, dove ti bagni i piedi nel buio. Elisa Biagini - Da una crepa, Einaudi
MS: In Da una crepa hai fatto incontrare due poeti che ami molto: Emily Dickinson e Paul Celan. Cosa si sono detti?

EB:Si sono piaciuti molto, sicuramente. Li ho fatti incontrare solo in una poesia alla fine, nel resto del libro dialogo con loro autonomamente. Sappiamo che Celan amava Emily Dickinson, sicuramente a Emily Dickinson sarebbe piaciuto Celan ma ovvie ragioni cronologiche ci impediscono di sapere tutto questo! Come ho anche detto altrove sono delle figure che mi accompagnano da talmente tanto tempo in modo diverso, anche altalenante ma sono diventati due figure di famiglia, lo zio e la zia simpatici che ti piacerebbe avere e che purtroppo non hai, persone con cui ho stabilito un legame, come dico sempre “di pancia”. Loro due sicuramente si sono detti che la lingua deve essere resistenza, deve essere tagliente, deve essere limpida… All’inizio del libro ho messo due citazioni “Giochi con le asce… e “Maneggiava le sue parole come lame…”. Di nuovo la lama, l’ascia, il vetrino che taglia e che fa pulito. Il rischio e anche la necessità.
Elisa Biagini - Intervista link esterno

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