L'albatro II. Spesso per divertirsi, gli uomini d’equipaggio catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari che seguono indolenti compagni di viaggio, lo scorrere della nave sugli abissi terribili. Non appena deposti dai marinai sulle plance, questi prìncipi dell’aria, maldestri e vergognosi lasciano cadere le grandi ali bianche come remi trascinati pietosamente ai fianchi. Com’è goffo e molle il viaggiatore alato, Lui, così elegante, com’è comico e brutto! Uno con la pipa gli stuzzica il becco l’altro mima zoppicando l’infelice che volava! Al principe delle nuvole è simile il Poeta che vive nella tempesta e non si cura dell’arciere; esiliato sulla terra tra badanai di cacciatori le sue ali di gigante gl’impediscono di andare. Charles Baudelaire (Traduzione di Marcello Comitini)
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martedì 19 gennaio 2016
Al principe delle nuvole è simile il Poeta che vive nella tempesta e non si cura dell’arciere;
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Sono Marcello Comitini e ti ringrazio di aver indicato anche il mio nome come traduttore.
RispondiEliminaOggi per caso ho inserito in google l'espressione "badanai di cacciatori" ed è venuto fuori che moltissimi hanno utilizzato la mia versione. Evidentemente è piaciuta e fra non molto uscirà in un libro con cui pubblico tutti i Fiori del Male). Ma pochissimi si sono scomodati a indicare il nome del traduttore.
abbiamo un gran rispetto dei traduttori
RispondiEliminapubblicheremmo con piacere altre poesie da te tradotte se hai piacere
isolarborea@gmail.com